fromannashands 
Pubblicato: dicembre 2018
Pagine: 115
Frase: Siccome non ce la facevo più a vagare di qua e di là, lasciai la Jeep a qualche isolato di distanza e raggiunsi a piedi la cinquantesima ovest; con la pazienza in spalla salii al dodicesimo piano dove si trovava l’ufficio chic e dall’arredamento minimal della mia manager che si era messa in testa di lavorare anche alla domenica pur di sopperire a quel brutto inceppo nel quale eravamo incappati. La riunione era per pochi intimi e il silenzio surreale che si percepiva nell’ufficio era terrificante: telefoni che non squillavano, stampanti inattive, nessun ticchettio sulle tastiere o qualche parola scambiata col vicino di postazione… Poi udii delle urla provenienti dall’ufficio in fondo all’enorme open space disseminato da scrivanie vuote sulle quali troneggiavano dei computer in stand by e allora tornai di colpo alla realtà. Quando era fuori di sé, Bernie urlava come un’aquila. Chissà per cosa e contro chi stava riversando i suoi dispiaceri. Doveva essere triste per lei essere arrivata al culmine della sua carriera e non aver capito che prima o poi si cade tutti se non si è bravi a evitare gli scivoloni. Andai fino all’altro capo dell’ufficio e mi fermai a origliare. Lo so, non si fa. Però di quello che si fa o non si fa me ne sbattevo i coglioni da una vita.
Ancora segreti?
Follow me!
